1. DETERMINAZIONE DEL PREZZO E LIBERA CONCORRENZA
Il prezzo dei prodotti venduti dall’affiliante all’affiliato può non essere determinato o determinabile nel contratto di ingresso in rete se si tratta di un contratto quadro.
In cambio del know-how che fornisce, l’affiliante può imporre, senza violare le regole della libera concorrenza, diverse condizioni all’affiliato: clausola di gradimento in caso di cessione; clausola che impone una specifica modalità operativa (obbligo di utilizzare il know-how trasmesso, obbligo di allestire i locali secondo le istruzioni, divieto di cessione del negozio, clausola di fornitura esclusiva con un determinato fornitore (su quest’ultima clausola, Cass. com. 20-12-2017 n° 16-20.501 F-D : RJDA 4/18 n° 313).
Il franchisor può anche imporre al franchisee una clausola di non concorrenza, a condizione che le condizioni di validità siano rispettate. Ad esempio, si è giudicato che una clausola di non concorrenza è quella che obbliga l’affiliato a non utilizzare più i colori della rete e a far ridipingere il suo negozio con altri colori dopo la fine del contratto (CA Paris 1-7-2020 n° 17/21498 : RJDA 11/20 n° 563 : invalidità della clausola non limitata nel tempo).