Il decreto legge n. 132/2014, convertito nella legge n. 162 del 10 novembre 2014 mira ad invogliare le imprese a ricorrere a procedure alternative rispetto a quelle giudiziarie per il recupero dei loro crediti, abbattendo i costi e riducendo i tempi di esecuzione.
Le novità possono essere riassunte nei seguenti punti:
- La negoziazione assistita degli avvocati permette alle parti di raggiungere un accordo bonario della controversia grazie al supporto dei propri legali, investiti a tal fine del ruolo di mediatori. Tale strumento è obbligatorio per i crediti fino ad Euro 50.000,00, per il risarcimento dei danni da circolazione dei veicoli e dei natanti.
- Il decreto prevede il trasferimento in sede arbitrale di procedimenti civili pendenti, ivi compresi quelli relativi ad un contratto di lavoro (secondo particolari condizioni). Il ricorso a tale strumento appare vantaggioso soprattutto dal punto di vista delle tempistiche: 240 giorni quale termine massimo in primo grado, 120 giorni in appello.
- Quale misura contro il ritardo dei pagamenti, il decreto prevede un aumento dall’1 all’8,15% del tasso di interesse moratorio in pendenza di un contenzioso civile o di un procedimento arbitrale.
- Infine, il decreto rafforza l’efficacia delle procedure d’esecuzione, autorizzando gli ufficiali giudiziari a ricercare anche telematicamente i beni del debitore, interrogando se del caso le banche dati dell’anagrafe tributaria.