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1. Definizione e qualità del credito

Il recupero dei crediti corrisponde all’insieme dei mezzi legali che permettono ad un creditore di recuperare un credito dovuto dal debitore.
Qualora le lettere di diffida ad adempiere inviate dal proprio avvocato non sortiscono l’effetto sperato, è necessario ricorrere ai mezzi che la giustizia mette a disposizione.

Affinché il recupero del credito sia possibile, è necessario che il credito presenti varie qualità:

  • Il credito deve essere certo, cioè attuale e incontestabile. Di conseguenza, ai sensi dell’articolo 1315 del Codice Civile francese, si deve provare il credito per poterne chiedere il pagamento. In pratica il creditore deve fornire, a titolo esemplificativo, i moduli d’ordine e le bolle di consegna, i quali devono essere firmati dal debitore. Una fattura, in quanto documento di produzione unilaterale, non è sufficiente per provare un credito;
  • Il credito deve anche essere liquido, ciò significa che deve essere determinato nel suo ammontare;
  • Infine, il credito deve essere esigibile. Questa ultima qualità implica che la data limite di pagamento sia superata, ma anche che il credito non sia estinto.

2. Misure conservative

Vi sono due tipi di misure conservative (sequestri conservativi e cause di prelazione) che permettono di “congelare” una parte del patrimonio del debitore quando il credito appare fondato e il suo recupero minacciato.
Tali misure necessitano l’intervento del Giudice dell’esecuzione presso il Tribunale Civile (tribunal de grande instance).
Per ottenere una di queste misure, non è necessario che il titolo in proprio possesso sia esecutivo. Tuttavia, non appena la misura conservativa è stata ottenuta il creditore ha un mese per introdurre una procedura ai fini di ottenere un l’esecutività del titolo, senza il quale la misura diventa caduca.

3. Il recupero giudiziario

Esistono diverse procedure per permettere ad un creditore di recuperare il suo credito in giudizio. Tra queste, il procedimento di ingiunzione e il procedimento del “référé-provision” permettono di ottenere una sentenza del Tribunale rapidamente, trattandosi di riti sommari. Ma esiste anche una procedura ordinaria che implica un più ampio controllo del Giudice.

A. Il procedimento di ingiunzione di pagamento

È un procedimento rapido e semplificato che non è contraddittorio fino all’ottenimento dell’ordinanza di pagamento, il corrispettivo del decreto ingiuntivo italiano. Una volta che quest’ultima è stata notificata al debitore mediante ufficiale giudiziario, quest’ultimo può difendersi contestandone il decreto ingiuntivo. Eppure, questo procedimento non è sempre ammissibile, dipende del tipo di credito: per esempio, i danni da inesecuzione contrattuale non possono essere recuperati seguendo questo iter.

B. Il procedimento del “réréfé-provision”

La procedura di réréfé-provision è sommaria, si svolge in presenza delle due parti in contraddittorio, oralmente, e la presenza degli avvocati non è necessaria. Le tempistiche procedurali sono piuttosto rapide (da quindici giorni fino a un mese). Tuttavia, la citazione a comparire davanti al Giudice dei “référés” al debitore deve essere fatta a mezzo di un ufficiale giudiziario. Nell’attesa della sentenza definitiva, il Giudice può emettere una decisione che ordini al debitore di pagare un acconto uguale a una parte o alla totalità del credito dovuto, a titolo di misura provvisoria in via cautelare. Questa sentenza provvisoria è esecutiva anche se il debitore la contesta.

C. Procedura ordinaria

La procedura ordinaria si svolge sempre in contraddittorio, all’orale e senza l’obbligo della rappresentanza da parte di un avvocato, salvo davanti al “Tribunal de Grande Instance”. La citazione a comparire deve essere notificata a mezzo di un ufficiale giudiziario al debitore.
Il procedimento è meno rapido e più oneroso ma più congeniale a casi in cui delle contestazioni del credito sono possibili da parte del debitore.
Il Giudice esaminerà il credito “nel merito” verificandone i criteri di validità.
Il vantaggio di questo procedimento è la possibilità per il creditore di richiedere anche il pagamento di danni.

4. Contestazione delle decisioni da parte del destinatario della decisione

Il destinatario della decisione può ovviamente contestarne il contenuto, provando che il credito azionato non è in realtà dovuto.
Questi dispone del termine di un mese per impugnare il decreto ingiuntivo davanti al cancelliere del Tribunale competente o a mezzo di lettera raccomandata con avviso di ricevimento contenente una copia del decreto ingiuntivo e i documenti giustificativi a riprova della fondatezza della propria contestazione.
Trascorso inutilmente tale termine, la decisione del giudice è esecutiva di diritto.
Per quanto riguarda invece la contestazione del “référé-provision”, il termine per proporre appello è di due settimane.

5. Competenza e prescrizione

Secondo della natura del credito, il procedimento si svolgerà davanti al Tribunale Commerciale o alle giurisdizioni appartenenti al Tribunale Civile.
Il Tribunale competente geograficamente sarà colui nella circoscrizione del quale il debitore ha residenza (persona fisica) o un istituto o la sede sociale (persona morale).

Il termine di prescrizione per adire il Giudice dipende della natura del credito ma anche secondo la qualità dell’attore.
Il termine di diritto ordinario è di 5 anni a partire dal momento in cui il credito diventa esigibile.
Al contrario quando un commerciante agisce contro un consumatore il termine di prescrizione è di due anni (articolo L 137-2 del Codice del Consumo francese), e di un anno per i crediti sorti da un contratto di trasporto.

Per quanto riguarda l’interruzione della prescrizione si evidenzia che l’invio di una diffida ad adempiere al debitore non interrompe il termine di prescrizione, effetto sortito solo da certi atti, come la domanda giudiziale o la misura conservatoria.

Oltre le procedure suesposte esistono altre procedimenti e modi di recuperare un credito in Francia. La scelta della procedura dipende della natura e dall’ammontare del credito ma anche dalla qualità delle parti. Ecco perché si consiglia vivamente di ricorrere ad un avvocato al fine di avviare il procedimento giudiziario più congeniale al caso di specie e al fine di aumentare le possibilità di recupero del credito.

Avvocato Luca Membretti

Autore Avvocato Luca Membretti

Avvocato Italiano in Francia, esperto di diritto commerciale in ambito internazionale nonché di diritto societario italiano e francese. Opera in Francia attraverso la sede di Lione, è cofondatore dello studio legale internazionale MMSLEX, dirige la divisione italo-francese FrenchLex e fa parte degli avvocati fiduciari del Consulat General de France di Milano.

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